FORZA LICATA

IL LICATA NEL DOPOGUERRA

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LICATESE ODIATO E FIERO
view post Posted on 19/7/2009, 12:15




Con lo sbarco nelle acque di Licata (10 Luglio 1943) delle truppe della terza divisione di fanteria degli Stati Uniti d'America, al comando del generale Patton, si chiude l'era fascista e si vanno spegnendo pian piano i fuochi della Seconda Guerra Mondiale.
L'Italia, devastata e sconfitta, cerca di lasciarsi alle spalle i lunghi anni bui del conflitto e muove i primi passi verso la rinascita.
In città regna la più cupa desolazione. Le popolazioni sfollate cominciano a fare ritorno nelle loro case, ma la situazione resta precaria a causa della mancanza di acqua, di cibo e delle dissestate vie di comunicazione. Che la tensione sia alta lo si capisce la mattina del 28 Maggio 1944 quando si scatena un'insurrezione armata contro i poteri dello Stato, che culmina con due morti, decine di feriti, edifici pubblici incendiati e gran parte della città devastata e saccheggiata.
Pur in quelle condizioni, nella penisola lo sport riparte coraggiosamente. Ad infiammare i cuori degli sportivi italiani sono, soprattutto, i mitici duelli tra Fausto Coppi e Gino Bartali, emulati in campo locale da Onofrio Bona, Angelo Benvenuto, Ciccio Di Blasi, Angelo Capizzi e Vincenzo Sorriso, che con le loro affermazioni onorano quest'affascinante, ma dura branca sportiva.
Proprio due giorni prima dell'atto di capitolazione delle forze armate tedesche firmato a Reims, che sancisce definitivamente la fine del secondo conflitto mondiale, a Licata viene inaugurato il campo sportivo "Dino Liotta", ampliato e più moderno rispetto alla precedente struttura in legno. Lo stadio sorgeva e sorge tuttora in prossimità del fiume Salso, in pieno centro abitato. Dino Liotta era un tenente di vascello, scomparso in seguito all'affondamento del sommergibile da lui comandato nelle acque del Mediterraneo, proprio durante una battaglia della Seconda Guerra Mondiale.
A battezzare la nuova struttura sportiva il 5 Maggio 1945 è la signora Delizia Lauria, moglie dell'avv. Giuseppe Montana.
Gradita ospite è la maggiore squadra di Caltanissetta, la "Nissena", che viene sconfitta per due reti a zero, con marcature di Lillo Curella e Michele Cestelli. La compagine licatese schiera la seguente formazione: De Marco, De Caro, Ciotta, T. Saito, T. Curella, P. Saito, G. Onorio, P. Curella, Cestelli, Licata D'Andrea, L. Curella. Ad allenare i gialloblù è Giammarinaro Junior.
Quell'anno il Licata partecipa al campionato di Promozione con due squadre: il Gruppo Sportivo ed il Circolo Sportivo, entrambe le formazione, però, vengono cancellate dal torneo per insolvenza.
Nella stagione 1946/47 il Licata partecipa al torneo di Promozione meridionale, girone G, assieme a compagini blasonate del calibro della Vibonese, del Morrone di Cosenza e del Crotone. E' un torneo molto difficile, nulla da invidiare all'attuale campionato di terza serie, che il Licata chiuderà con un buon quinto posto. Nella fase regionale il Licata viene battuto dal Canicattì, che poi farà fuori anche il forte Vittoria, ottenendo l'ammissione alla Serie C.
L'organico è interamente composto da locali, ad eccezione del solo Ciotta. Sono davvero tanti i sacrifici che quei giocatori fanno per onorare la maglia della loro città. Spesso non esitano a mettersi sopra i camion dei "rigattieri", con la loro tuta e con una mafalda imbottita, da consumare durante il viaggio, per affrontare quelle lunghe ed interminabili trasferte negli sperduti campi sterrati della Sicilia.
Una particolarità di quegli anni è la presenza nelle file della squadra dei fratelli Curella (Tano, Pino e Lillo). La grinta di "Tanu u liuni", unita all'imprevedibilità di Pino ed all'intuito del fratello minore Lillo, fanno grande il Licata di quei tempi.
L'anno successivo (1947/48), i gialloblù arrivano quarti nel campionato di Prima Divisione, girone B, schierando questa formazione: Ricca, Sciuto, Mineo, Parisi, Ciotta, Marrali, Loriano, Rubino, Nizza, Rosa e Moncada.
Nel 1948/49 il Licata gioca il nuovo campionato di Promozione - Interregionale, che vedrà la vittoria finale del Marsala, che approderà in Serie C. La compagine licatese, allenata da Biagio Sciuto, si piazza al 3° posto in compagnia della Nissena, con 35 punti. Memorabili, in quell'anno, le vittorie al Dino Liotta con l'Akragas di Banini e con la capolista Marsala, allenata dal tecnico Peppino Cutrera (che ci batterà, poi, in trasferta 2-1).
Gli anni 1949/50, segnati da una crisi agricola senza precedenti, sono i peggiori del dopoguerra. Una gelata, infatti, distrugge tutte le primizie, spingendo i licatesi all'emigrazione clandestina. La crisi economica del paese condizionerà il campionato dei gialloblù che, spesso impossibilitati anche ad effettuare le costose trasferte, il 7 Marzo 1950 si ritireranno.
Il nuovo decennio inizia, quindi, con una cocente delusione per la squadra licatese, ormai orfana di Tano e Pino Curella.
Mentre il calcio italiano è ancora in lutto per la tragica sciagura di Superga, che aveva cancellato un anno prima il Grande Torino, la nostra squadra vive uno dei momenti meno esaltanti della sua storia. Difatti, nella stagione 1950/51, i gialloblù, con la nuova denominazione "Pro Licata", ripartono dalla Seconda Divisione. Si tratta di una compagine per nulla competitiva, tant'è che in un torneo ad appena cinque squadre (Akragas, Racalmuto, Empedoclina e Casteltermini), i gialloblù arrivano ultimi, con una sola vittoria, a Racalmuto, per tre reti a due.
L'anno successivo i gialloblù ottengono un inaspettato quinto posto, ma nel 1952/53 il Licata non prende parte a nessun torneo.
Nel 1953/54, con la denominazione di S. Angelo Licata, i gialloblù partecipano al campionato di Seconda Divisione, che chiudono con un modesto ottavo posto. Fanno parte di quel girone il Vittoria, la Corleontina, il Pozzallo ed il Giarre.

...... Continua.......
 
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LICATESE ODIATO E FIERO
view post Posted on 4/8/2009, 14:17




E' nel 1954/55, sotto la guida tecnica di Duimovich, che avviene la svolta.
Viene allestita una formazione finalmente competitiva, composta da validi elementi quali Babacci, Giovanetti, Rodilosso, Cembalo, Tinervia, Oselladoro, Cuva, Calafiore, Vacca, Tarozzi, Carlino e Bagni, quest'ultimo padre del famoso Salvatore, che conquisterà, oltre trent'anni dopo, due scudetti col Napoli di Maradona e Careca.
La nuova società disputa uno strepitoso campionato di I Divisione, arrivando quarta con solo sei sconfiette esterne. Clamorosi sono in quella stagione, vinta dalle Riserve del Palermo, il 7-1 contro la malcapitata Fulmine, battuta anche in trasferta (3-1) e le vittorie contro le Riserve del Palermo (4-1), l'A.S.R. Trapani (5-1) e la Juventina Palermo (4-3).
In Sicilia, intanto, comincia a spopolare la Democrazia Cristiana, ma Licata non riuscirà ad eleggere nessun candidato locale nè all'ARS, nè al Parlamento Nazionale, dove Giovanbattista Adonnino non verrà riconfermato.
Nella stagione 1955/56 il presidente Vincenzo Liotta cerca con tutti i mezzi finanziari a sua disposizione di vincere il campionato. Sotto la sapiente guida tecnica di Gino Caruso, ex Termitana, vero maestro di vita e di sport, arrivano in giallo-blù non solo il portiere catanese Ciccio Lanzafame, ma anche Narduzzi, Pontel, Brachetti, Tarantino (che poi indosserà le maglie del Siracusa, del Venezia e della Roma in Serie A), Sanfilippo, Tassoni, Carlino e Bifarelli. Quest'ultimo, palermitano di nascita, farà la fortuna del calcio locale, sia da giocatore che successivamente da allenatore. Bifarelli è il classico mediano. Inizia la sua attività agonistica nelle giovanili del Palermo e dopo aver indossato le maglie del Bagheria, della Termitana e del Vittoria, arriva a Licata, dove tutt'ora vive con la moglie.
In quella stagione, i giallo-blù arrivano primi con 28 punti, davanti alla Folgore di Castelvetrano, conseguendo il diritto di disputare gli spareggi per la promozione. Nelle fasi regionali, però, dopo aver fatto fuori lo Scicli (2-1 in casa e 2-2 in trasferta), il Licata perderà a Gela (1-0), dopo aver pareggiato 0-0 in casa.
Questa la rosa di quell'anno: B. Tarantino, Narduzzi, Carlino, Tarantino, Babacci, Brachetti, Pontel, Forconi, Tassoni, Grazia, Carrubba, Cibardo, Bonsignore, D. Gueli, Lanzafame, Gibaldi, Tarozzi, A. Cibardo, Errante, Sanfilippo e Bifarelli.

Risultati 1955/56

Licata - Audace 2-0 1-1
Licata - Empedoclina 2-0 4-1
Licata - Folgore 2-0 1-1
Licata - Fulmine 2-0 2-1
Licata - Liberty Tp 5-0 4-0
Licata - Pro Termini 4-1 5-1
Licata - Salemi 5-0 1-3
Licata - Sancataldese 8-0 1-0

Classifica Finale


Licata 28
Folgore 22
Audace 21
Salemi 20
Fulmine 18
Pro Termini 12
Empedoclina 11
Sancataldese 4

Ottenuto ugualmente il salto di categoria, il Licata si ritrova nel campionato di Promozione. L'anno seguente (1956/57) il direttore sportivo Giuseppe Vecchio (membro della commissione sportiva comunale), si reca in Toscana e porta a Licata Minuetti, Decolle, Capri, Caruso, Sgubin, Melotti, Lombardo e Di Pietro.
Quest'ultimo, una calda sera d'agosto, arriverà con una valigia di cartone, come uno dei tanti emigranti che in quegli anni lasciano il nostro paese per andare in America.
La squadra, al termine di un campionato entusiasmante vinto dall'akragas, chiuderà con un brillante quinto posto in compagnia del Barcellona.
Da ricordare quell'anno la difficile trasferta di Milazzo che si chiude con la vittoria dei giallo-blù per 1-0, con la rete di Lombardo. "Ricordo ancora, dice Giuseppe Vecchio, quel viaggio di ritorno. Eravamo sfiniti perchè la gara era stata durissima... mancavano venti chilometri per arrivare a casa, finì la benzina e restammo a piedi".
Nel 1957/58, grazie ancora una volta al presidente Liotta ed al direttore sportivo Giuseppe Vecchio, il Licata disputa uno dei più bei campionati della sua breve storia calcistica.
Quell'anno sarà la più forte squadra del campionato dilettanti, con Cibardo che s'imporrà come rivelazione.
I giallo-blù, allenati da Gino Caruso, anche grazie alla preziosa collaborazione di Angelo Castiglione, sono campioni d'inverno, battendo in trasferta il Vittoria (5-1), il Modica (7-0), la Juventina (3-1). Il Dino Liotta si conferma un bunker inespugnabile, con la sua inviolabilità che dura, ormai, da quattro anni.
E' a febbraio che si disputa il match clou della stagione tra l'energica e volitiva squadra di Caruso e l'undici delle stelle di Acireale. Il Licata arriva largamente rimaneggiato, perchè sia la Lega che gli infortuni ne hanno falcidiato i ranghi. Mancando Pontel, Farina, Di Stefano e Di Pietro, non potrà praticare quel gioco fatto di estro e di velocità, che ne aveva contraddistinto le precedenti gare.
Infatti è proprio il catenaccio praticato dagli undici giallo-blù, la più grande sorpresa dell'incontro. "Il Licata riesce a tener testa ai quotati avversari, anzi arriva ad un soffio dalla vittoria dopo novanta minuti di lotta in una gara, forse non spettacolare sul piano tecnico, ma grande su quella dell'entusiasmo."
A quell'epoca i giocatori scendono in campo per poco meno di duemila lire a partita, ed il Licata ha la fortuna di possedere un vero e proprio trio delle meraviglie con Bifarelli, Sereni e Bartolo Tarantino, degni di una categoria superiore e che saranno alla base dei successi della compagine giallo-blù.
Menzioni meritano, anche, l'ala destra Capri, il difensore Pontel, il centravanti Di Pietro e l'ala sinistra Totò Cibardo.
Il testa a testa con i granata del tecnico ungherese Banas è appassionante, ma, purtroppo, si conclude a nostro sfavore.
La squadra, sempre allenata da Caruso, è composta da Lanzafame, Corrao, Pontel, Bifarelli, Tarantino, Sereni, Capri, Di Sfetano, Di Pietro, Cibardo e Farina.
In questa stagione il Licata disputa, anche, una partita amichevole con il Palermo, allenato dall'ex nazionale juventino Rava. L'incontro, svoltosi in un gremito Dino Liotta, è vinto dai rosanero per 2-0, con le reti di Vernazza e Sandri.
 
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1931
view post Posted on 10/8/2009, 09:14




VORREI RICORDARE CHE LA STORIA DEL LICATA CALCIO NON E' FATTO SOLO DI SERIE B,CHE IN OGNI MODO E' SEMPRE STORIA RECENTE.


NEGLI ANNI 40 IL LICATA PARTECIPAVA X DIVERSI ANNI IN PROMOZIONE,L'ATTUALE SERIE D (SICILIA-CALABRIA-BASILICATA) FU PROMOSSA UN ANNO IN SERIE C,MA IERI COME OGGI,HA DOVUTO RINUNCIARE PER MANCANZA DI LIQUIDITA'....NON CI SMENTIAMO MAI :)
 
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2 replies since 19/7/2009, 12:15   1260 views
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