FORZA LICATA

IL RITORNO TRA I DILETTANTI

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LICATESE ODIATO E FIERO
view post Posted on 5/7/2009, 14:27




1994/95
Nei campionati professionistici il Licata ha disputato 465 gare, ottenendo 150 vittorie, 168 pareggi e 128 sconfitte.
Sfumata in estate ogni ipotesi di ripescaggio in Serie C, la nuova realtà è rappresentata dal campionato regionale di Eccellenza, ottenuta grazie ad un decreto del presidente federale Matarrese, per una volta benevolo nei confronti dei gialloblù.
Rimane solo Calogero Terranova a reggere le sorti di una società in grave crisi economica, piena di debiti e che, all'improvviso, si trova a passare dai gloriosi stadi di Torino o di Cagliari agli sperduti ed infuocati campi dell'entroterra siciliano.
Nella stagione 1994/95 il Licata partirà con il favore del pronostico, ma solo per il blasone dovuto al recente passato.
La guida tecnica è affidata ad un personaggio molto conosciuto nell'ambito del calcio nazionale: Salvatore Vullo, con un passato da calciatore in Serie A nel Torino di Gigi Radice.
A comporre la squadra ci sono Bucceri, Piraneo, Balsamo, La Mattina e Raia, tutti con esperienze tra i professionisti.
Il rendimento della squadra è molto altalenante ed alla fine del girone di andata l'allenatore Vullo sarà sostituito da Enrico Bona (ex Santos Licata), che incanalerà subito un serie di ben sette vittorie.
Bona, diplomato ISEF, aveva iniziato la carriera da allenatore nelle file del Santos, seconda squadra locale, portandolo in pochi anni dalla 3° Categoria al campionato di Promozione.
Con Bona la squadra è trasformata, ma il salto di categoria non riesce, perchè ad approdare in Serie D è la Nissa, sconfitta per 2-0 (con reti di Maggio e Lombardo) al Dino Liotta.
I gialloblù, guidati nel frattempo dal tecnico Loreno Cassia, concludono il campionato al secondo posto, a pari punti con la Sancataldese.
Lo spareggio con i verde-amaranto si disputa all'Esseneto di Agrigento, campo a noi tradizionalmente ostile. Il Licata perde per 1-0.
Questa la rosa: Maggio, Lombardo, Montalto, Cannizzaro, Piraneo, Cozzolino, Telami, Balsamo, Bucceri, Calà, Capasso, Cascino, Costa, Crisafulli, Foti, Gallo, Grazioso, La Mattina, Licata, Milazzo, Raia, Siniscalco, Toledo, Vedda, Vecchio, Zarbo, Buondonno, Bonvissuto.

IL PERIODO NERO DEI GIALLOBLù

Il 1995 è un anno infausto e difficile. Molti creditori, tra cui l'INPS, metteranno in mora la Polisportiva Licata che, in autunno, verrà dichiarata fallita dal Tribunale di Agrigento.
E' il caos.
Antonio Lagozzo lascia la panchina, che viene affidata a Dario Golesano.
Tra le tante disgrazie c'è anche l'indisponibilità del Dino Liotta, che costringe la squadra a giocare le partite interne a Canicattì.
La nuova società, presieduta dalla prof.ssa Marica Licata, è composta da Aldo Licata, Calogero Ciotta, che ricopre le vesti di vice-presidente, Angelo Armenio e Franco Sabella.
Si riesce, intanto, a convincere la Lega a rinviare le prime partite, in attesa di sistemare quell'organico, ridimensionato e stravolto dalla sentenza di fallimento.
Contro la forte Orlandina i gialloblù crollano in casa (3-5), tra le ire dei pochi tifosi presenti. Le vittorie contro il Carini, il Mazara, il Gangi ed il Caccamo, permettono, però, al Licata di concludere il girone di andata nelle prime posizioni.
Una nuova paurosa crisi societaria, però, porta alcuni giocatori ad abbandonare la squadra, che viene affidata a volenterosi, ma inesperti atleti licatesi.
I gialloblù, per salvarsi, sono costretti ad affrontare il Salemi in un drammatico spareggio. Ad Alcamo la squadra licatese è nettamente sconfitta e condannata alla retrocessione nel campionato di Promozione.
La stagione successiva (1996/97) inizia con l'idea di costruire un'unica grande società con il Santos, impegnato anch'esso nel campionato di Promozione. Dopo tante trattative, però, la fusione fallisce ed il Licata è costretto a disputare un campionato ancora più disastroso e sconfortante del precedente.
Nel mercato autunnale il direttore sportivo Lillo Terranova, per dare una scossa alla squadra, cede i vari Boscaglia, Salsetta, Famao, Gangi, Colletti, Montalto, Ruvio e Granvillano che avevano deluso, puntando unicamente su giovani motivati.
La scelta non paga, visto che alla fine del campionato il Licata retrocede in 1° Categoria, subendo negli sperduti campi di Casteldaccia e Aragona pesanti sconfitte, che infangano l'orgoglio dei tifosi gialloblù, abituati a ben altri tipi di imprese.
Tra la confusione generale, il Licata schiera nel corso della stagione più di 60 giocatori, cambiando ben 4 allenatori (Sinatra, Scarlata, Asaro ed infine Stazzi). Tra questi, singolare è la scelta di Carlo Scarlata, un ex arbitro della Lega Sicula, che in precedenza aveva guidato, con ottimi risultati, anche la locale squadra femminile della Santa Barbara.
L'unico ricordo di quella triste stagione è costituito dai primi due derby stracittadini tra Licata e Santos, terminati, entrambi, con la vittoria dei giallorossi del presidente De Marco.

Licata, 27 ottobre 1996
Licata-Santos 0-1
Licata: Montalto, Ganci, Granvillano (88' Romano), Asaro, Vella, Boscaglia, Licata (27' Pettineo), Famà, Salsetta (88' M. Semprevivo), Vinci, Ruvio. All. Asaro.
Santos: Licata, Perez (14' Curella), Semprevivo (76' Grillo), Curella, Morello, Cascino, Bonvissuto, Cannizzaro, Peritore (93' Simonetti), Satorini, Zarbo. All. Satorini.
Arbitro: Nicosia di Ragusa
Rete: 62' Cannizzaro


Licata, 2 marzo 1997
Santos-Licata 3-1
Santos: Licata, Bona, Grillo, Cascino, Bonvissuto (31' Zarbo), Morello, Costantino, Cannizzaro, Curella, Bavetta, Alesci (93' Perez). All. Bona.
Licata: Scaduto, Nicastro, F. Semprevivo, Rizzo, Cirruto, Arnone, Campanella (53' Sortino), Vaccaro (80' Di Martino), Schillaci, Minaudo, Semprevivo. All. Stazzi.
Arbitro: Moscuzza di Siracusa
Reti: 28' Rig. Minaudo (L), 78' Alesci (S), 81' Rig. Cannizzaro (S), 93' Cannizzaro (S).

1997/98: VINCIAMO IL CAMPIONATO DI PROMOZIONE

La retrocessione in 1° Categoria, dopo oltre 20 anni, è un fatto troppo umiliante per la società, per la squadra, ma, soprattutto, per una città che vive ancora nel ricordo della promozione in Serie B. Per scacciare l'incubo di dover disputare il campionato di 1° Categoria, in una calda sera d'estate, avviene la tanto auspicata fusione tra il Licata ed il Santos, che porta alla nascita del "Nuovo Licata".
Il sodalizio, presieduto da Vincenzo Perez, disputa, così, il campionato di Promozione.
Alla guida tecnica della squadra è chiamato Angelo Zappulla, vecchia gloria del calcio locale, che punterà unicamente sui giovani atleti del luogo, con il solo portiere Alberto Licata, 37 anni, a fare da chioccia.
Questi aveva dato i primi calci nella formazione allievi del Licata, nella stagione 1978(79, quando allenatore era il palermitano Teodoro De Angelis. Intrapresa la carriera calcistica come terzino di fasci, inizia, dopo la gara con lo Scicli, una trasformazione che lo porterà a vestire la maglia di portiere nelle squadre del Ravanusa, del santos e della Gattopardo.
Nella prima parte della stagione il gioco non convince, tant'è che spesso i risultati attesi non arrivano. Inevitabili, quindi, le dimissioni di Zappulla, che viene sostituito dal gelese Paolo Di Dio. E' la mossa vincente, visto che la squadra riesce a conquistare ben 10 vittorie consecutive ed a chiudere il campionato al primo posto, dopo uno splendido duello con l'Akragas di Peppe Catalano e del bomber Maggio.
La vittoria del campionato è festeggiata in trasferta, a Nicosia, dove la compagine licatese si impone per 3-2.
Al termine della stagione i gialloblù conquistano 66 punti, frutto di 20 vittorie, 6 pareggi e solo 4 sconfitte.
Questa la rosa completa: Licata, Perez, Semprevivo, Ruvio, Vecchio, Licata C., Licata D'Andrea, Zarbo, Balsamo, La Mattina, Cannizzaro, Curella, Costa Bona, Cascino, Alesci, Cozzolino, Morello, Callea, Grillo.

1998/99: IL RITORNO IN PROMOZIONE

Conquistato il campionato di Eccellenza, la dirigenza conferma in blocco l'organico che ha vinto il campionato, compreso l'allenatore Paolo Di Dio, artefice della promozione.
A Licata, intanto, si sono da poco svolte le elezioni amministrative, che vedono eletto, ancora una volta come Sindaco, Giovanni Saito, protagonista della storia del calcio licatese targato anni '70.
In gialloblù arrivano l'attaccante Fugazzotto, il portiere licatese Bonvissuto ed il giovane Casa dall'Alicata.
Dichiarato obiettivo dell'ambiziosa società, che riassume la vecchia denominazione di Licata Calcio, è la conquista dei Play Off.
Le prime giornate di campionato riservano, però, solo delusioni e così la società sarà costretta a rimediare ingaggiando nel mercato di novembre qualche uomo di esperienza. Arrivano Barcellona, Liga, Di Pasquale, Pace, Di Fede, nonchè il giovane Zambuto.
Nell'incontro casalingo con la capolista Gattopardo, il Dino Liotta si riempie come ai vecchi tempi, ma la vittoria va ai palmesi.
Inizia il valzer degli allenatori: mister Di Dio lascia la panchina, che sarà affidata al tecnico Bona, a sua volta sostiuito dopo poche gare da Boscaglia.
Nemmeno il terzo cambio di panchina serve a salvare i gialloblù che, al termine del campionato, ritornano, dopo appena una stagione, in Promozione.
Questa la rosa: Bonvissuto, Raia, Casa, Cozzolino, Cascino, La Mattina, Semprevivo, Curella, vedda, Fugazzotto, Licata D'Andrea, Licata C., Licata A., Zarbo, Vecchio, Lipari, Lombardo, Grillo, Alesci, Di Fede, Pace, Perez, Napoli, Zambuto, Barcellona, Pirrotta, Di Pasquale, Munda, Licata D'Andrea V. .

1999/2000: IL PRIMO CAMPIONATO DEL NUOVO MILLENNIO


La stagione 1999/2000 inizia sotto i migliori auspici, con l'ingresso nella dirigenza dell'Associazione Calcio Licata del dr. Franco Curella, che già vantava una felice esperienza con l'Alicata, di Piero Santamaria e di Pino Cantavenera.
Allenatore-Giocatore è il licatese Maurizio Ortugno, che allestisce una formazione composta da elementi cresciuti nel settore giovanile dell'Alicata, a cui faranno da trascinatore Angelo Curella, Alberto Licata, Giovanni Morello e Paolo Buscemi.
Mentre la città è impegnata a ricevere la storica visita del presidente del Senato, Nicola Mancino, qualcosa scricchiola all'interno della società, che perde Piero Santamaria, Franco Licata D'Andrea, Vincenzo Perez, Sergio Vincenti, Pino Formica ed Angelo Carità.
In campionato i gialloblù conquisteranno un tranquillo ottavo posto. A vincere il torneo di Promozione sarà la sorprendente Adranitana di mister Foti.
Questi i giocatori: Licata A., Buscemi P., Graci, Cavaleri, Mulè, Morello G., Curella, Vittorioso, Casa, Lo Vacco, Belgiorno, Santamaria L., Morello G., Brillante, Pomilio, De Caro, Ortugno N., Armenio, Santamaria G., Amato, Ortugno M., Buscemi L., Quartullo.


2000/01: VINCE IL "TOMASELLI"

E' l'anno della svolta.
Si aggregano alla squadra i licatesi Vedda, Costa, Cannizzaro, Mulè e l'esperto Balsamo, che costituiscono l'ossatura i una formazione composta unicamente da elementi locali, ad eccezione di Aruta, Di Gregorio, Indorato, Rausi e Gallo.
In panchina si punta ancora sul giovane Maurizio Ortugno, che aveva iniziato la carriera di allenatore proprio nelle giovanili dell'Alicata, terza compagine locale.
Il campionato per i gialloblù inizia male, visto che sul terreno di Niscemi perdono per 1-0.
Da quel momento, però, sette vittorie di fila, tra cui quella esterna di Raffadali (scontro diretto), portano il Licata nelle zone alte della classifica.
Si punta, allora, al salto di qualità nel mercato di riparazione, con l'ingaggio di Marco Licata D'Andrea, che con 24 reti, risulterà il migliore realizzatore della squadra.
Nella prima gara del girone di ritorno i gialloblù vendicheranno la sconfitta di Niscemi, facendo capitolare i nisseni per ben sette volte. Nonostante ciò, però, i punti preziosi persi contro il Piazza Armerina, il Campobello ed il Caccamo, fanno ottenere al Licata, alla fine del campionato, un terzo posto, alle spalle di Enna e Raffadali.
Nella prima gara dei Play Off, i gialloblù avranno la meglio sull'Empedoclina, mentre in finale batteranno il Raffadali (1-0 in casa, con rete di Armenio; 2-2 in trasferta, con doppietta di Licata D'Andrea).
Per raggiungere l'Eccellenza occorre, tuttavia, disputare il Torneo "Tomaselli", che vede partecipare le altre squadre del girone di Promozione.
In semifinale, i gialloblù incontrano sul neutro di Enna il Trecastagni di mister Moschetto. Sarà una gara combattuta, che vedrà prevalere il Licata solo nei tempi supplementari, grazie alla doppietta del solito Licata D'Andrea ed al gol di Robertino Cannizzaro.
La finale, che si disputa al Municipale di Marsala, vede, infine, i gialloblù battere nettamente la Fincantieri (4-2), con reti di Aruta, Cannizzaro, Amato e Vedda.
Questa la rosa del Licata 2000/01: Licata, Vedda, Graci, Gallo, Morello, La Paglia, Amato, Piacenti, Cavaleri, Costa, Rausi, Buscemi, Belgiorno, Cannizzaro, Di Gregorio, Armenio, Mulè, Indorato, De Caro, Licata D'Andrea, Cozzolino, Famà, Balsamo, Aruta, Cannata, Ortugno, Santamaria G. .

Fonte "Una Piccola Nobile Storia" di Angelo Benvenuto e Salvatore Santamaria.

Edited by LICATESE ODIATO E FIERO - 13/7/2009, 00:05
 
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1931
view post Posted on 9/7/2009, 20:16




PER NOI LICATESI DELLE ULTIME GENERAZIONI SOLO DELUSIONI SU DELUSIONI,MAI LUSTRU X COPA DI UNA CLASSE POLITICA E IMPRENDITORIALE VERGOGNOSA
 
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Legionario gialloblù
view post Posted on 12/8/2009, 18:58




Video dell'annata 2000/01 (Promozione) incentrato sul bomber Marco Licata D'Andrea, figlio del Presidentissimo, soprannominato come il padre "u ciovu"

 
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2 replies since 5/7/2009, 14:27   1925 views
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