FORZA LICATA

IL GRANDE LICATA DI ZEMAN

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LICATESE ODIATO E FIERO
view post Posted on 14/10/2007, 13:13




STAGIONE 1982/83 IL PRIMO ANNO DI C-2
La polisportiva Licata,che nel frattempo è diventata una società a responsabilità limitata,disputerà,nella stagione 1982/83,il primo campionato professionistico della sua storia.
Il calcio nazionale è in apoteosi:solo qualche giorno prima gli azzurri hanno conquistato al "Santiago Bernabeu" di Madrid la Coppa del Mondo,dopo entusiasmanti vittorie su Argentina,Brasile e Germania.
Anche a Licata soffia un buon vento e gli ingaggi di De Cento,Di Fresco,del portiere Patti,di Pecoraro,Socievole e degli esperti Nevio Orlandi e Vittorio Schifilliti,con trascorsi in serie C il primo ed anche in serie A il secondo,infiammano la tifoseria gialloblù.
Lo scotto di inizio stagione ,però,il Licata lo paga subito,con l'eliminazione dalla Coppa Italia.Tuttavia ,l'esordio in campionato è di quelli eclatanti,perchè s'imporrà per 2-1,tra le mura amiche,sul siracusa di Mario Trebbi,squadra che,al termine della stagione,arriverà terza.
I gialloblù si prenderanno pure la soddisfazione di pareggiare 0-0 al "Celeste" contro il Messina e,addirittura, di batterlo al Dino Liotta per 1-0 con stupenda rete del bomber Vincenzo Latella.
Proprio in occasione della partita con il Messina del 19 dicembre 1982,il Licata apparirà per la prima volta in schedina.
I derby con l'akragas di Colusso,Cau e Gaudenzi,non danno belle soddsfazioni al Licata,che perde nei minuti finali all'esseneto dopo una condotta di gara scandalosa da parte dell'arbitro,mentre non va al di là dello 0-0 in casa.
Il campionato è dominato dalle siciliane.Infatti,i primi posti andranno al Messina di Franco Scoglio,all'akragas di mister Rubino ed al siracusa.
Il Licata chiuderà il torneo con un dignitoso quarto posto,frutto di 13 vittorie,14 pareggi e solo 7 sconfitte(con 26 reti all'attivo e 24 al passivo).
Bomber della squadra è,ancora una volta,Latella,con 15 centri.
Questi i gialloblù di quella stagione:Amato(29),Bavaro(28,-18),Consagra(4),De Cento(28,1),Di Fresco(20),Di Mauro(15),Fazio(21,2),Latella(31,15),Lo Giudice(30,2),Natalino(19,2),Orlandi(27),Patti(7,-6),Pavano(12),Pecoraro(23,2),Schifilliti(31,2),Scifo(31),Sequenzia(6),Socievole(13,1),Tripi(25,1),Zappulla(31),Lauria.

STAGIONE 1983/84 INIZIA L'ERA ZEMAN,L'UOMO DELL'EST
Magagnotti,nonostante il quarto posto conquistato nella stagione precedente,decide di lasciare la panchina gialloblù per andare alla Grumese.
Il presidente Alabiso,tra lo scetticismo dei tifosi e di parte della dirigenza,chiama un uomo che viene da un paese dell'Est,di cui si sa poco o nulla.
E' Zdenek Zeman,nato a Praga,in Cecoslovacchia,il 12 maggio 1947 e giunto in Italia nel 1969,ospite dello zio,quel Cestimr Vycpalek,già giocatore del Palermo ed allenatore dei campioni d'Italia della Juventus del 1971.
A Palermo era diventato allenatore della "primavera",ma quella di Licata,nel 1983,rappresenterà l'inizio della sua avventura da allenatore di prima squadra.
Col boemo arrivano i cosiddetti "picciotti palermitani":Gnoffo dalla Juvenes Enna,Campanella dal Messina,Taormina dal Mazara che,accanto a capitan Schifilliti e a De Cento,costituiranno l'ossatura del Licata.
Dal Favara approda Pippo Romano,anche lui palermitano,di corso dei Mille.E' un tipo piccoletto,che ha indossato la sua prima maglia di calcio a soli dodici anni con la Stella d'Oriente,una delle tante squadre del capoluogo siciliano.
Va via,invece,Nevio Orlandi,trasferitosi all'akragas di Franco Scoglio in C-1.
Il primo anno è davvero difficile:la sconfitta in casa con l'Afragolese(0-1) del 20 novembre 1983 costa l'imbattibilità interna,che durava da oltre 2 anni.
Il Licata è una squadra ben preparata fisicamente.Al termine di ogni partita,i calciatori sono già in grado di diputarne un'altra,pronti ad affrontare un nuovo nemico,con quell'animo e con quello spirito che,mezzo secolo prima,caratterizzava i fratelli Curella.
Il tecnico cura in maniera quasi maniacale il lavoro e quella tenuta atletica è il frutto di lunghi allenamenti sotto il sole cocente del Liotta e delle tante corse con sacchi pieni di sabbia nei piedi,ho delle salite sugli scalini della tribuna con un compagno di squadra sulle spalle.
Quel suo calcio all'olandese,però,tutto proiettato all'attacco,è sì molto spettacolare,ma appare troppo rischioso,ragion per cui qualche dirigente vorrebbe ritornare al passato.
Zeman rischia,vacilla,ma verrà salvato dall'allora dirigente Franco Licata D'Andrea,nel corso di una sofferta riunione all'albergo Akrabello.
Si arriva,comunque,alla fine della stagione con un undicesimo posto,frutto di 11 vittorie,12 pareggi e 11 sconfitte.
A vincere il torneo saranno la Reggina di mister Tobia,che,tuttavia,verrà battuta sia a Reggio Calabria che al Dino Liotta,e la Nocerina dell'esperto Caramanno,anch'essa sconfitta al Dino Liotta(1-0) e poi bloccata allo stadio "S. Francesco" con un pirotecnico 3-3.
Retrocederanno,invece,il Marsala,il Latina e la Grumese dell'ex Magagnotti(esonerato a metà stagione).
La rosa di quell'anno è così composta:Lo Giudice(27),Scifo(10),Romano(34,8),Campanella(26,2),Schifilliti(34,2)De Cento(32),Taormina(34,1),Gnoffo(30),Amato(15),Bavaro(33,-37),Daidone(7),Lanza(17,1)Lo Verde(34,1),Mulè(2),Patti(2),Pecoraro(29,15)Socievole(8),Zappulla(32,2),Consagra(28,2).

STAGIONE 1984/85 IL CAMMINO VERSO LA SERIE C-1
Le contestazioni della trascorsa stagione e l'undicesimo posto finale lasciano facilmente ipotizzare che Zeman passi il testimone,ma non sarà così.
E' il terzo anno di serie C-2.A Licata arrivano il portierone Emilio Zangara,acquistato dal Favara e Domenico Giacomarro dal Ragusa.
La prima amichevole è sconfortante e non lascia presagire nulla di buono,visto che al Dino Liotta i gialloblù perderanno 3-1 con il giarre,neopromosso in serie D.
In campionato,però,la musica cambia presto ed il Licata si rivela squadra brillante,sbarazzina e spettacolare.
Demolisce la Fratesse a Fratta Maggiore con un tennistico 1-6 ed "In calce alla vittoria c'è la firma del suo allenatore.Ha schierato 11 uomini con maestria ed intelligenza non comuni".
Al Dino Liotta il Licata non lascia scampo all'Ercolanese(4-1) ed all'Aesernia(4-0).
Domenica 2 dicembre 1984 è un giorno che difficilmente i tifosi dimenticheranno.Si va al miticho "Palmintelli" di Caltanisssetta,ospiti della Nissa.Si gioca un derby rocambolesco ed emozionante e nel giro di venticinque minuti il Licata subisce due gol.Sembra l'inizio di una disfatta,ma,alla fine,la gara si concluderà con un clamoroso 2-3,con le reti siglate da Campanella,Giacomarro e dal fenomeno Schillaci.Il Licata raccoglie gli applausi dei tifosi biancoscudati:"è una squadra singolare,diversa dalla realtà corrente nel campionato,addirittura eccentrica,come un pò lo è il suo allenatore,ma sicuramente interessante sul piano tecnico e spettacolare".
In quella stagione emergerà la classe di Maurizio Schillaci,cugino del famoso Totò,che solo cinque anni più tardi illuminerà le serate magiche di Italia '90,portandoci ad un passo dalla Coppa del Mondo.
Maurizio è un uomo schivo,apatico.Arriva a Licata dopo una deludente stagione al Rimini,ma all'ombra del Salso appare rigenerato ed entrerà subito nei cuori dei tifosi gialloblù,che ne ammireranno le doti ed il talento.
Dopo 67 presenze e ben 22 gol ,spiccherà il volo verso la capitale,sponda biancazzurra.
"Ci sono tre squadre ,Turris;Sorrento e Frosinone,dirà Zeman nel corso di un'intervista,che hanno la mentalità giusta per vincere il campionato.Badano al sodo e trascurano lo spettacolo per il risultato.Noi,invece,andiamo in campo per divertirci e per divertire la gente"
Ma alla fine del torneo,sarà proprio il Licata a piazzarsi primo,davanti al Sorrento,realizzando ben 58 reti(nessuna delle squadre profesionistiche quell'anno segnerà più gol dei gialloblù).
Le soddisfazioni arrivano anche dalla Coppa Italia,dove batte ed elimina il Canicattì,l'Alcamo,l'akragas e ,soprattutto,il Palermo e la Cavese.Alla fine,però,dovrà arrendersi al Casarano.Le due gare con i rossoblù sono entusiasmanti.In trasferta,il Licata sebbene con un iniziale vantaggio di due gol,perderà 4-2.Al Dino Liotta,invece,non basterà la rete di Santonocito.
Questa la rosa dei giocatori:Bonanno(27),Calafiore(19),Campanella(33,1),Consagra(30,4),Curella,De Cento(33,3),Fecarotta(1),Giacomarro(32,7),Giuffrida(3,-1),Gnoffo(12,1),La Mattina(3),Mulè,Romano(29,8),Ruisi(13),Santonocito(30,7),Schifilliti(34,5),Schillaci(33,10),Taormina(32,3),Torregrossa(32,5)Vedda,Zangara(32,-29).

STAGIONE 1985/86 I CAMPIONATI DI SERIE C-1
Il primo anno di Zeman in serie C-1 si apre con l'abbandono della presidenza dell'avv. Giuseppe Alabiso.A sostituirlo sarà il sen. Michele Curella.
Il mercato si chiude con l'acquisto di Compagno dal Palermo,Modica dalla Turris,Napoli dall'Amat Palermo,Laneri dalla Leonfortese e Miranda dall'Alcamo.Mentre Lirio Torregossa sarà ceduto al Torino per una cifra da capogiro.
Il debutto in Coppa Italia è di quelli superlativi,visto che al Dino Liotta vengono battuti,con un secco 10-0 ,gli odiati cugini dell'akragas,con triplette di Calafiore e di Romano e con i gol di Irrera,Modica,Schillaci e Ruisi.
Anche in campionato la partenza è lanciata,con la vittoria in casa contro il Siena(2-0).
Poi una serie di vittorie,tra cui quella incredibile in casa col Brindisi(5-0),nonostante il rigore sbagliato al 90° dal portiere Emilio Zangara,faranno dei gialloblù la rivelazione del girone di andata ,con i 21 punti conquistati.
La debacle arriva nel girone di ritorno,che il Licata chiuderà con la conquista di soli 10 punti.
A vincere il torneo sono il Messina di Franco Scoglio ed il Taranto di Renna,mentre per i gialloblù,la certezza della salvezza arriverà all'ultima giornata.
Le cose non andranno meglio in Coppa Italia,visto che il Licata sarà eliminato dal siracusa negli ottavi di finale.
Unica consolazione sarà la convocazione di Santonocito nella nazionale juniores di serie C.
Questa la rosa del Licata nella stagione 1985/86 :Bonanno(13),Calafiore(9,1),Campanella(32,1),Compagno(17,1)Consagra(29,2),De Cento(31),Giacomarro(17),Giuffrida(6,-9),Gnoffo(20),Irrera(33,4),Laneri(10,2),Malaguarnera,Miranda(18,2),Modica(30,5),Napoli(3),Romano(32,7),Schillaci(29,9)Taormina(32,1),Zangara(29,-32).

STAGIONE 1986/87 L'ADDIO DEL GRANDE ZEMAN
La grande novità del Licata,edizione 1986/87,è l'addio di Zeman,che approda al Foggia di Casillo.Sull'altare della zona si sacrificheranno 102 partite,con il bilancio di 37 vittorie,35 pareggi e 30 sconfitte.
Si conclude un ciclo vincente,con un pubblico che a distanza di anni,rimarrà attaccato fortemente a quell'uomo di ghiaccio,che tanto parlare farà nel corso degli anni a venire.
Anche il boemo non dimenticherà quell'avventura,più ardua rispetto a tutte le altre perchè,come dirà,qui"un tecnico deve fare il magazziniere,il massaggiatore e all'occorrenza anche il medico".
E' questo addio la grande novità del Licata.
Le redini della società passano a Franco Licata D'Andrea,che,per fronteggiare una pesante crisi finanziaria,cede Santonocito al Prato e ad ottobre,per una cifra poco inferioreai due miliardi di lire,Schillaci alla Lazio.
Vanno via anche Bonanno,De Cento,Calafiore,La Mattina e Compagno.Quest'ultimo segue il tecnico boemo al Foggia,in serie C-1.
In casacca gialloblù arriveranno Manicone,In prestito dalla primavera dell'Inter ed il giovanissimo Sorce,mezzapunta di 19 anni,acquistato dall'akragas per soli 4 milioni,proprio quanto costava,in quell'anno,un chilo di semi di melone cantalupo.
Il Licata inizia la stagione ad Acquipendente,agli ordini di un nuovo tecnico,Aldo Cerantola,nativo di Loria,in provincia di Treviso.
Il taciturno Cerantola,vechia conoscenza dei tifosi palermitani,per aver disputato con i rosanero quella sfortunata stagione conclusasi con la finale di Coppa Italia contro il Bologna,esordisce subito con una vittoria(1-0) in casa contro il Teramo.
Nella prima trasferta ,Al "Rastrello" di Siena,i gialloblù impongono il pari ai bianconeri allenati dall'ex Ct azzurro Marcello Lippi,che nel corso della stagione verrà esonerato.
Con le liste d'autunno infoltiranno la rosa licatese il portiere Bozzini(dall'Inter),il centrocampista Manicone,Damiani(dalla Lazio),Fecarotta(dal Favara),Minincleri(dal Barletta) ed Ottavi (dal Milan).
Il girone di andata è brillante ed il Licata si ritrova nelle zone alte della classifica con 18 punti conquistati e solo 5 sconfitte al passivo(a Brindisi,Benevento,Martina,Livorno ed a Napoli col Campania).
Come l'anno prima ,però,un vertiginoso calo nel girone di ritorno per poco non comprometterà la permanenza in serie C-1.Il Licata chiuderà il torneo solo tredicesimo.
Questi i giocatori della stagione 1986/87:Bozzini(18,-23),Campanella(16),Consagra(25,1),Damiani(19,1),Fecarotta(12,1),Giacomarro(34,5),Gnoffo(20,1),Irrera(33,3),Laneri(27,5),Lo Presti(1),Malaguarnera(3),Manicone(32,1),Minincleri(16,3),Miranda(28,2),Modica(31,3),Musolesi(12),Napoli(17),Ottavi(8),Romano(28,5),Schillaci(4,3),Sorce(4),Taormina(28),Zangara(18,-15).

1987/88 FELICI E VINCENTI
E' la stagione del miracolo gialloblù.Il Licata"è una squadra nata dalla libera interpretazione di un allenatore esordiente,che è riuscito a tirar fuori altri requisiti nascosti dalle precedenti edizioni.
Un manipolo di giocatori scartati dal Palermo,integrato da altre promesse sconosciute e ricoperte,targato Sicilia."(ad eccezione del solo Baldacci) che,sovvertendo ogni logico ponostico raggiunge la promozione in serie cadetta,attirando su di sè l'attenzione dei media non solo regionali,ma nazionali.
Purtroppo Licata non è solo sport e l'immagine splendente della squadra viene offuscata dall'amara reltà di una città dissanguata dall'emigrazione,con il tessuto urbanistico devastato dall'abusivismo selvaggio.Un paese che dopo la crisi dello zolfo si è trovato frustrato da mille problemi.
Le sole fonti di ricchezza,sfumato l'illusorio faraonico progetto industriale della Sarp e la chisura dell'Halos,sono rappresentate dal porto e dall'agricoltura.Così unico segno di rivincita diventa il calcio.
Con circa 250 milioni di lire arrivano a Licata sei calciatori:Ficarra(dal Canicattì),Tarantino e Cassia(dal Trapani),Piraneo(dal Ribera),Hamel(dall'Empedoclina),Francesco La Rosa,proveniente dal Ravenna ed,infine,il portiere Caniato(in prestito dall'Inter),che quell'anno figurerà tra i convocati della nazionale giovanile del torneo disputato in Scozia.
Vanno via,invece,Antonio Manicone(al Palermo),Il portiere Bozzini(al Carbonia) e Claudio Minincleri(al Giulianova).
Il campionato inizia nel migliore dei modi con la sorprendente vittoria di Caserta,ma a svegliare da facili illusioni è la doppia sconfitta a Cosenza ed a catania,nonchè l'eliminazione al primo turno di Coppa Italia.
A penalizzare i ragazzi di Cerantola sarà l'indisponibilità del Dino Liotta(in fase di ristrutturazione),che costringe la squadra a giocare le prime partite a Ravanusa ed a Palma di Montechiaro,prima di poter impiegare il campo cosidetto alternativo del Villaggio dei Fiori.
Ed è proprio all'esordio in quest'impianto che nascerà la stella La Rosa,autore,contro il Francavilla,della sua prima doppietta in gialloblù.
Il girone di andata si chiude con soli 17 punti,il che significa undicesimo posto,I tifosi e la dirigenza temono il solito calo nel girone di ritorno.
Succede,invece,un metamorfosi e la squadra vincerà 4 difficili gare di fila,subendo solo 2 reti.In casa è piegato anche il superfavorito Cosenza di Di Marzio.
La svolta del torneo arriverà con la doppia vittoria esterna di Reggio calabria,contro la Reggina,(1-0,con gol di Napoli)e di Foggia(1-0,con gol di La Rosa).
La città è in fibrillazione:dai 600 paganti a Ravanusa nella gara col Brindisi(sei milioni d'incasso),si arriverà ai 4000 spettatori nella sfida col catania(53 milioni d'incasso) ed,infine ,agli oltre 8000,che assisteranno alle ultime partite disputate nel rinnovato Dino Liotta.
La luce della stella gialloblù non basta,però,a salvare la città dalla forte crisi interna in cui versa.
"Platamone come Richelieu",è questo il titolo di prima pagina di un mensile locale,che riporta la notizia della situazione politica di quel tempo,con le dimissioni del dr. carmelo castiglione e la susseguente elezione a primo cittadino del democristiano Giovanbattista Platamone,corrente Trincanato.
Ma lo sport per fortuna non si ferma e così,dinanzi ad un folto pubblico,sarà la Nazionale Militare ad inaugurare il 23 marzo 1988 il nuovo Dino Liotta,che si presenterà ampliato e con un bellissimo manto erboso.
Nel rinnovato impianto,sempre gremito in ogni ordine di posti,il Licata batterà,in successione,Campobasso,Nocerina e Cagliari.
La serie B si materializza il 5 giugno,quando in casa i gialloblù hanno la meglio sul Frosinone:"sarà una partita non facile,una partita combattuta,ma forse per questo assaporata fino alla fine,vissuta con maggiore intensità,una realtà vissuta in un clima da sogno".
A mettere il timbro sulla storica promozione i gol di Ciccio La Rosa ,capocannoniere del torneo con 15 centri(assieme a Romiti e D'Ottavio)e di Campanella.Il girone di ritorno si conclude con la conquista di ben 28 punti,frutto di 12 vittorie,4 pareggi e di 1 sconfitta(Brindisi).
E' questo un trionfo che riguarderà non solo i tifosi della nostra città,ma anche quelli di tutta la Sicilia,perdente nel sociale,nella cultura e nell'economia,ma che vede nel calcio il proprio riscatto sociale.
Al Dino Liotta arriveranno per tifare "Forza Licata" sportivi anche da Caltanissetta,Palma di Montechiaro,Gela,Campobello di Licata,Ravanusa,Naro e da Ragusa.
L'unica nota negativa della stagione restano i disordini registrati durante la gara giocata al"Villaggio dei Fiori" contro il catania,con tre arrestati(tutti catanesi),un denunciato e cinque feriti non gravi(di cui un bambino di 6 anni che riporterà un taglio alla testa).Danneggiate anche diverse autovetture ed una parte della tribuna laterale.
Questa la rosa che ha conquistato la serie B:Baldacci(25,2),Campanella(31,5),Cassia(4),Consagra(4),Damiani(2),Ficarra(6),Giacomarro(32,3),Gnoffo(31,1),Irrera(23,1),La Mattina(8),Laneri(16,1),La Rosa(29,15),Masotti(19,Minincleri(1),Miranda(8),Modica(26,3)Napoli(26,2)Piraneo(1),Romano(30,3),Sorce(26,5),Taormina(30,1),Tarantino(28),Zangara(34,-20),Caniato.

Casertana-Licata 0-2 0-3
Licata-Torres 0-0 2-1
Cosenza-Licata 1-0 0-2
catania-Licata 2-1 0-1
Licata-Brindisi 2-0 0-1
Teramo-Licata 1-1 0-3
Licata-Reggina 0-0 1-0
Salernitana-Licata 2-0 0-0
Licata-Monopoli 2-1 1-1
Campobasso-Licata 1-0 0-3
Licata-Francavilla 3-1 0-0
Licata-Foggia 0-0 1-0
Nocerina-Licata 3-1 0-2
Licata-Campania 2-0 3-1
Cagliari-Licata 3-1 1-3
Licata-Ischia 2-0 0-0
Frosinone-Licata 0-0 2-0

5 giugno 18:16,è l'ora del delirio,siamo in B
Non è una domenica normale... e questo lo si capisce sin dalle prime ore del giorno.
Licata si alza completamente colorata di gialloblù,con striscioni lungo tutti i corsi principali ed in ogni balcone.
Si vendono magliette,segnalatori acustici e bandiere in ogni angolo delle strade,se ne scorgono,anche,delle inedite giallo-bianco-blu.Nasce una leggenda:c'è quel bianco perchè erano state originariamente realizzate per festeggiare lo scudetto del Napoli,ma i diavoli del Milan avevano rovinato proprio sul rush finale la festa ai piedi del Vesuvio.
Tutti sono allo stadio già alle 14 ed il paese pian piano si svuota.Arriveranno non solo gli ultrà dalle vicine Palma di Montechiaro,Ravanusa,Campobello di Licata,Canicattì,Naro e Gela,ma anche da Ragusa,Camastra,Catania,Marsala e Messina.
Ci sarà poi chi è sceso da Milano oppure dalla Germania(sobbarcandosi 90 ore di pullman tra andata e ritorno)e dall'America.
Chi non ha trovato spazio al Dino Liotta,pieno come un uovo,si accontenta di vedere la partita in diretta da una televisione locale,oppure su un maxi schermo collocato in via Argentina.
Neanche il gol di La Rosa riesce a scacciare del tutto gli incubi e i timori.Da una parte con le orecchie ad ascoltare le partite di Cosenza e Reggina,dall'altra ad imprecare contro la squadra Ciociara,che combatterà fino allo spasimo.
I tifosi ,ormai stremati,tratterranno il respiro per tutti gli interminabili 90 minuti,finchè alle 18:16,l'arbitro pescarese Staffoggia non chiuderà l'incontro.
Si corre,si piange,ci si abbraccia.Capitan Romano e poi pian piano tutti gli altri alzeranno una grande coppa,segno della vittoria e del trionfo.E' uno spettacolo.
Cerantola,preso in braccio,finalmente si scioglie.Dedica la vittoria al figlio Dario,nato la notte prima.
"La serie B,dirà Giacomo Modica,é già di per sè una conquista importante,ma a Licata diventa un evento eccezionale".
Adesso che il miracolo è stato compiuto inizia la festa,con un fiume di lacrime e di spumante negli spogliatoi e con una mega torta gialloblù.
Poi inizia la festa,che si protrarrà fino a tarda notte:le strade letteralmente invase da caroselli,il traffico paralizzato e i clacson rigorosamente spianati:tutto è lecito per dare libero sfogo all'entusiasmo.
Dopo Palermo,Catania,Messina e Siracusa anche il Licata conquista la serie B e proprio nell'anno in cui due storiche rivali,canicattì ed akragas scivolano in promozione.
Il miracolo della quinta squadra isolana che raggiunge i cadetti acqyista più valore anche perchè si tratta di un paese di quella provincia,agrigento,abituata ad essere ultima in tutto.

FONTE "UNA PICCOLA NOBILE STORIA"di Angelo Benvenuto e Salvatore Santamaria
 
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avanti_aquile
view post Posted on 14/10/2007, 19:34




bei tempi...

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