FORZA LICATA

Il Liberty

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licatese 264 a.C.
view post Posted on 3/8/2010, 19:39 by: licatese 264 a.C.
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Licata provincia della valle del salso

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Il Liberty in Città
Nella piazza che nei primi decenni del ’900 viene dedicata al “Progresso”, verso il quale conduceva il benessere derivato dai traffici del porto legati soprattutto all’estrazione e alla commercializzazione dello zolfo, nel cuore della città, si concentrano i più significativi edifici di questo periodo, per la realizzazione dei quali viene chiamato il più illustre architetto siciliano di quei tempi, Ernesto Basile. A lui si deve il progetto del nuovo Municipio, derivato dalla trasformazione di un preesistente edificio, la chiesa della SS. Trinità. L’edificio caratterizza l’intera piazza e si pone come una delle opere più significative del maestro del liberty siciliano. Il Basile trova a Licata una schiera di emuli che danno alla città un’impronta nuova, “moderna”, che caratterizza tuttora alcuni dei più significativi spazi urbani di Licata: la piazza Progresso, soprattutto, e la piazza Elena. Nella prima sorgono negli stessi anni, il palazzo Verderame Navarra, opera di Filippo Re Grillo e il palazzo di Arturo Verderame che conserva pressoché integri i pregevoli arredi lignei e gli arazzi e gli affreschi di Salvatore Gregorietti. Sempre di Filippo Re Grillo è l’omonima casa di piazza Elena e il piccolo Teatro Re, di recente restaurato e tornato alla fruizione dopo decenni di abbandono.


palazzo di città disegno dell'arc. Ernesto Basile



Il parco delle Ville Liberty
La Montagna di Licata è certamente l’elemento maggiormente caratterizzante del paesaggio licatese e il luogo in cui si concentrano ed apprezzano i valori paesaggistici, architettonici archeologici naturalistici e culturali in genere del territorio ad occidente della città, fino al suggestivo golfo di Mollarella. Componente non secondario, in questo quadro, è il Parco delle ville liberty, edificate nei primi del ’900, quando il commercio dello zolfo e le attività del porto consentirono la formazione di una ricca borghesia industriale e terriera. Le ville sottolineano i punti più singolari dal punto di vista panoramico della Montagna, e si impongono ancora con la forza della loro architettura e con la suggestione delle vedute all’ammirazione del visitatore. Alla loro realizzazione parteciparono i più valenti professionisti locali. Anche Ernesto Basile fu chiamato a progettare un edificio per la famiglia Urso, del quale rimane un grafico, ma non pare che sia stato mai realizzato. Procedendo da oriente ad occidente, subito dopo poggio Cofino, si leva la villa Sapio-Rumbolo, di Filippo Re Grillo, tra i più valenti progettisti locali dei primi del novecento. La villa, oggi adibita a ristorante, si caratterizzata soprattutto per il loggiato della rampa d’ingresso, costituito da una serie di archi in mattoni pieni. L’edificio, dalla composta architettura di chiara ispirazione rinascimentale, prospetta su un ampio terrazzo dal quale si gode dell’ampio panorama del mare sottostante. Poco distante, sul poggio di Monserrato, sorge la più imponente delle ville di questo periodo, la villa Urso, impropriamente attribuita a Ernesto Basile, ma ben lontana dalla poetica del maestro siciliano, e quindi, immersa in una pineta, villa La Lumia. Chiude la serie degli edifici la suggestiva e leggiadra, pur nell’aspetto rustico dei prospetti non portati a compimento, villa Verderame, oggi Bosa, dello stesso autore della Sapio Rumbolo, che si affaccia sul versante settentrionale della Montagna dominando tutta la sottostante piana.

panoramica parco delle Ville Liberty

 
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