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| Deni incontra gli amministratori. Senza accordo venderà a un gruppo gelese
Il Comune si «gioca» l'ultima carta per evitare che il titolo del Licata si perda
Licata. Nulla di fatto al termine dell'incontro che nel pomeriggio di lunedì si è tenuto tra un gruppo di imprenditori licatesi e l'attuale presidente del Licata calcio Giuseppe Deni. L'avvio, già alquanto timido, della trattativa è scemato in modo molto rapido facendo sì che tra le due parti non si andasse avanti nelle contrattazioni. L'ipotesi che il titolo sportivo del Licata resti quindi in città appare in questo momento più lontana, anche se permane ancora una flebile speranza. Il dirigente Lillo Terranova ha proposto a Deni di prendere parte a un incontro con l'Amministrazione comunale e alcuni componenti del consiglio comunale, proposta che Deni ha accettato e proprio in tal senso un incontro avverrà oggi nell'aula consiliare di Palazzo di Città. Resta da decidere se in tarda mattinata o nel primo pomeriggio.
«Mi è sembrato giusto e corretto interessare anche la politica - ha affermato il patron Deni - prima di cedere via il titolo sportivo del Licata alla cordata gelese fortemente interessata. Non vorrei essere io il presidente che ha levato il calcio a Licata per portarlo in altre città e proprio per questo stiamo tentando anche questa strada del coinvolgimento della politica. Dall'incontro che ci sarà oggi, si avranno maggiori chiarimenti sulle sorti della società».
Il vertice di oggi sembra essere una sorta di ultima, disperata carta da giocare per far continuare a rimanere il Licata in mano ai licatesi. L'impressione è che il ruolo della politica possa essere solo «esplorativo» ed è molto probabile che al termine del summit si proverà a capire, anche da parte degli amministratori o dei consiglieri che prenderanno parte al confronto, se c'è qualche imprenditore o qualche cordata interessata a rilevare il sodalizio gialloblù che l'anno prossimo dovrebbe prendere parte al campionato di Eccellenza (massimo torneo regionale). Finora sono andati a vuoto i tentativi di trovare una soluzione. Il gruppo maltese, per cui era stato dato mandato ad Antonella Inclima, aveva posto come condizione la presenza in società di una solida base di imprenditori locali che però non hanno risposto all'invito facendo venir meno le condizioni per intavolare una trattativa con Deni che la scorsa settimana ha affermato di non voler regalare il titolo ma di pretendere per la cessione un corrispettivo economico.
GIUSEPPE CELLURA
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